Filippine
Filippine, 11 relitti in una sola volta
Palawan Province, la più estesa delle province filippine anche in termini geografici, è uno dei maggiori arcipelaghi, lungo e stretto composto della lunga Palawan e da altre 1780 isole. Questa catena di isole si stende come una barriera a difesa del resto dell’arcipelago filippino di fonte alla penisola vietnamita nel mare delle Sulu. Nella parte settentrionale delle Palawan, le Calamines con le quattro isole maggiori di Busuanga, Culio, Coron, Sangat.
Nel tratto di mare tra Coron e Sangat nel settembre del ’45 i giapponesi ricollocarono parte della loro flotta dopo che una parte di questa era stata decapitata nell’attacco americano a Manila Bay.
La mattina del 24 alle cinque e trenta 96 Helcat americani attaccarono le navi giapponesi che non si attendevano di certo essere colpite in quel modo così rapido. Tre ore più tardi 11 grandi navi da trasporto armate erano finite sul fondo della baia. Solo una petroliera sfuggì riuscendo a riparare a Honk Kong.
Quelle 11 grandi navi sono diventate un’attrazione sottomarina, un concentrato di relitti non sempre disponibili in un numero così elevato e vicini tra loro. E raccontano un particolare di quella guerra nel Pacifico combattuta senza esclusione di colpi.
I relitti sono disposti attorno e in prossimità di Sangat, isola piccolissima e verdissima. Che raggiunge i 445 metri di altezza, con coste a dirupo sul mare e densa giungla. Tutto il mare attorno all’isola è Marine Park protetto e controllato e si afferma che oltre il 75% dell’ambiente sommerso sia perfettamente integro ad eccezione di quella parte devastata dai recenti tifoni o dall’assalto delle grandi stelle marine divoratrici di coralli.
Il primo dei relitti è adatto per un prima immersione o per chi inizia con questo tipo di immersioni. I resti lunghi 35 metri giacciono tra tre e 18 metri di profondità, dieci minuti di navigazione da terra, e si tratta di un mezzo anti sommergibile fino a poco tempo fa considerato un semplice support vessel.
Olympia Maru - 160 metri di lunghezza, tra i – 18 ed i – 30, è una profusione di colori e di incrostazioni marine abitate da innumerevoli piccole specie. Si tratta del relitto di una nave da carico identificata solo di recente. Immersione ideale per i fotografi.
L’Okikawa Maru - È spesso chiamato per errore Tae o Taiei maru. È una petroliera di 160 m che giace a 26 m. Facile, si può attraversarla da una parte all’ altra, ammirare le sue scuole di pesci pipistrello, la sua tartaruga e passare delle ore sul ponte (15 m) alla ricerca di una miriade di nudibranchi. Si possono visitare anche gli interni del relitto grazie alle notevoli aperture esistenti. Massima profondità 26 metri.
Morazan - 120 metri di lunghezza ad una profondità compresa tra i 14 e 26 metri. Abitato da numerose specie marine tra cui anche grossi pesci. Per le particolari condizioni di questo relitto è possibile entrare nei vari compartimenti e sala macchine.
Kogyo Maru - Con i suoi 160 metri di lunghezza, giace a d una profondità leggermente superiore – tra 24 e 35 metri – e questo permette di essere abitato a pesce stanziale di buona taglia oltre ad una fitta colonia di madrepore. In coperta ancora mitraglie antiaeree e nei vani sottostanti ancora presenza di materiale utile per costruzione come un antico bulldozer.
Lusong Gunboat - Non ancora identificato, prende il nome dal luogo dove si trova, per l’appunto l’isoletta di Luson. Massima profondità 12 metri, lunghezza 30 metri.
Irako Maru - Il più interessante, a 200 metri di lunghezza, con una profondità massima di 40 metri abitato da cernie, coda gialla, pesci scorpione e visitata anche da branchi di tonni di passaggio.
All’interno i compartimenti hanno ancora molte parti integre.
Akitsushima - E' una nave da guerra affondata nei pressi dell’isola di Manglet. Abitazione di grandi pesci tra cui barracuda, cernie. Vi sono i resti di cannoni antiaereo, la struttura di un gigantesco aereo e contenitori di munizioni. 180 metri di lunghezza. 38 metri la profondità massima.
Skeleton Gunboat - Accessibile dalla spiaggia in prossimità di Corn Island. Ottimo per allenarsi alla visita dei relitti più sostanziosi. Massima profondità 25 metri.
Il Kyokuzan Maru - Questo relitto di piu di 150 m non si trova nella baia di Coron, ma nel nord di Busuanga . In ottimo stato a 40 m di profondità in un’ acqua chiara e senza troppo particelle. È il relitto per i fotografi! Nei suoi interni ci sono una macchina, un camion e diversi materiali di costruzione. Nella cucina si trovano ancora i piatti. Sul ponte superiore si trova anche un camino abitato da pesci pipistrello che giocano a nascondino tra le strutture del relitto!
Nanshim Maru - E' un relitto non appartenete alla Seconda Guerra Mondiale, affondato successivamente. 45 metri di lunghezza, 32 metri massima profondità, appoggiato sul fondale. Un’ottimo inizio per chi vuole dedicarsi alla scoperta ed allo studio dei relitti.
Mappa approssimativa dei relitti nella Baia di Coron. la piccola isola in colore rosa è Sagat e fa parte delle Calamines, area estrema delle Palawan
Due parole sulla visibilità–Così come accade in altre parti del mondo in cui vi è la presenza di relitti appartenuti a navi che sono state abbattute durante la guerra anche lungo i fondali di Sangat Island la visibilità orizzontale dell’acqua non sempre è eccezionale. In questa particolare località le navi furono ancorate perché si riteneva fossero ben nascoste all’aviazione americana ma le condizioni di immersione spesso non sono proprio ideali per come si usa immaginarsele. Nulla di scoraggiante, l’importante è saperlo. Quindi non si aspetti di vedere il relitto 30 metri sotto la superficie, anzi spesso proprio non si vede e sono le guide a portare direttamente sui resti i subacquei al loro seguito. Poi una volta in prossimità delle lamiere contorte e arrugginite si scoprirà che la visibilità è più che ottima.
Mediamente la visibilità “in orizzontale” è di una quindicina di metri, mentre su altri relitti arriva fino a trenta. Il tutto dipende dalla stagione ma soprattutto dalle fasi lunari. Il massimo della visibilità si ha quando la fase lunare è tra ¼ e ¾ , mentre con luna piena diminuisce senza però ridurre a zero le immersioni. Queste condizioni sono ben note preso i centri immersioni che operano in quell’area tanto che fanno previsioni di 7 giorni sulla fase lunare per poter offrire il meglio delle condizioni. Per altri siti di immersione che non riguardano espressamente i relitti ma che si trovano lontani dall’area indicata le condizioni di visibilità sono sempre buone-eccellenti. Per quanto invece riguarda la temperatura dell’acqua nessun problema: tra 28° e 30° tutto l’anno.
Una precisazione dovuta - Molti centri immersione che operano in questa zona, in particolare quelli che risiedono a Sagat Island, richiedono ai subacquei che desiderano immergersi sui relitti un brevetto internazionale Open Water o in alternativa un Advanced OWD se non un Wreck Diver. Non tutti i relitti sono a pochi minuti da terra, alcuni per essere visitati necessitano anche di viaggi di un paio e più ore. Trasferte che meritano per la bellezza e la peculiarità del relitto in questione.
Dettagli del Viaggio
Partenza da Malpensa con arrivo a Manila la sera del giorno seguente con la compagnia aerea prescelta, pernottamento presso Swagman Hotel www.swaggy.com 40/50 € la camera doppia compreso il transfer da e per l’aeroporto. ll mattino dopo volo interno Cebu Pacific www.cebupacificair.com/ su Busuanga con tariffe accettabilissime che dipendono da quanto tempo prima si acquista il biglietto. Sono 15 i kg di bagaglio ammessi in stiva ma l’extra si paga solo 2€/kg. La scelta della sistemazione a Coron rimane la più travagliata: se si desidera alloggiare su una bella isoletta con il bungalow di fronte alla spiaggia, un bel house reef e sorgenti termali nelle vicinanze il resort consigliato, il più bello e più caro, è il Sangat Island Resort www.sangat.com.ph. Le tariffe si aggirano intorno ai 100€ al giorno a testa, pensione completa e 2 immersioni. Per i gruppi si possono spuntare sconti intorno al 25%. Un’alternativa un po’ più economica ma senza spiaggia è rappresentata da Discovery divers www.ddivers.com/discovery.html ed infine, se ci si accontenta di abitare in un bel giardino, però in città, la scelta migliore sembra essere il Kokosnuss Garden Resort www.kokosnuss.info.
Tutte le informazioni relative alle immersioni sui relitti di Coron si trovano sul sito web della bravissima Zubi, maestra d’asilo svizzera con la passione della subacquea, a cui vanno i miei sinceri ringraziamenti per tutte le informazioni che ho carpito nel corso degli anni. www.starfish.ch . Cliccare nell’ordine: Dive and Travel > Philippines > Palawan > Scorrere fino a Wreck diving in Coron Bay e ultimo clic su “separate page”.