Filippine

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Filippine - Il Clima

Lo stato delle Filippine è costituito da un vasto arcipelago che si estende per una superficie di 300.000 kmq nel Pacifico, tra 5° e 20°N. L'arcipelago ha natura vulcanica, facendo parte della cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico, e infatti terremoti ed eruzioni sono purtroppo comuni, con le seconde che, se accompagnate da intense precipitazioni, possono provocare i rovinosi "lahar", le colate di acqua e fango che trascinano a valle anche il materiale vulcanico, senza contare che le eruzioni più imponenti, come quella del Pinatubo poco più di 10 anni fa, emettono una tale quantità di polveri e cenere nell'atmosfera da raffreddare temporaneamente tutto il pianeta.

Come in buona parte dell'Asia sudorientale sono i monsoni a governare la stagionalità, quello estivo meridionale (sulle Filippine i venti sono in genere tra sud e sudovest a ovest, da sudest a est) e quello invernale da NE, originati rispettivamente dalla bassa pressione termica che si forma in estate sulle steppe e i deserti surriscaldati che abbondano nel continente (deserto arabico, deserti iraniani, piana dell'Indo, Taklimakan etc.) e dall'alta termica che si forma in inverno sulle gelide distese della Siberia centro-orientale. Nella fascia intertropicale, dove si trovano le Filippine, il monsone di NE non è foriero di freddo, tanto più trattandosi di isole bagnate da mari caldi, ma porta solo un lieve raffreddamento nei settori più settentrionali e una differente distribuzione delle piogge.

Nel considerare infatti la distribuzione delle piogge sulle Filippine occorre considerare l'orografia (le aree pianeggianti sono limitate e di piccola estensione), essendo ovvio che il monsone estivo apporta precipitazioni molto copiose soprattutto sui versanti meridionali dei rilievi, mentre quello invernale incrementa la piovosità su quelli settentrionali e orientali. Non trascurabile anche la componente astronomica, ovvero l'incremento di piovosità che si registra nei periodi immediatamente successivi ai passaggi del sole allo zenit, quando la convezione è favorita, quindi in aprile-maggio e ottobre-novembre, effetto che è evidente quasi ovunque, soprattutto sotto i 10°N. Le Filippine sono poi non di rado colpite dai cicloni tropicali, localmente chiamati "baguios", soprattutto nel periodo luglio-novembre.

Il clima tropicale senza stagione secca (equatoriale, 1.) contraddistingue tutta la parte sotto i 10°N ma anche, più a nord, la parte orientale dell'arcipelago e in generale tutti i versanti esposti ai venti di NE, quindi anche la costa nord dell'isola di Luzon, la più settentrionale fra le grandi isole. Soltanto i versanti occidentali delle isole a nord del 10° parallelo, in particolare di quelle situate più a ovest, hanno un clima tropicale con lunga stagione umida estiva (2.), avendo un 3-4 mesi di stagione secca, da metà/fine dicembre a fine marzo/inizio aprile.

Nella parte a clima equatoriale le precipitazioni superano quasi ovunque i 2000 mm/anno, talvolta i 3000, con apporti che al sud superano sempre i 100 mm/mese, oltrepassando i 200 dopo i passaggi zenitali, mentre al nord il periodo più piovoso segue il passaggio zenitale autunnale, quando il monsone di NE inizia a spirare su acque molto calde e sulla terraferma le temperature sono alte e l'atmosfera è ricca di umidità. Il nord di Luzon fa registrare un abbozzo di stagione secca (con piogge sui 40-50 mm/mese) al termine della stagione del monsone di NE (marzo-aprile) quando il mare è un po' più fresco, le temperature sulla terraferma più basse e l'atmosfera si è gradualmente essiccata.

La parte 2., dove si ha una breve stagione secca, è quella che si trova sottovento al monsone di NE, dove in gennaio e febbraio, i mesi più asciutti, cadono 10-20 mm/mese, ma anche in marzo e dicembre si rimane sotto i 50 mm, mentre al contrario, essendo sopravvento al monsone di SW, che oltretutto giunge al culmine della stagione calda, le piogge estive sono molto copiose, superando spesso da giugno a settembre i 300 mm/mese. La forte piovosità estiva fa si che, malgrado il periodo secco, i 2000 mm/anno si superino quasi ovunque anche in questa area climatica.

Le isoterme a livello del mare in gennaio vanno da 23°/24°C (in questa unità esprimeremo tutti i valori termici) nel nord a 26°/26,5° nel sud, mentre in luglio sono ovunque sui 27°/28°. Se si eccettua il settore più settentrionale (oltre 17°/18°N), dove il mese più caldo è giugno, i massimi annui sono in aprile e maggio, i mesi che precedono il monsone estivo, con medie sui 28°/29°.

Manila, grande metropoli sulla parte ovest dell'isola di Luzon (14,6°N), appartiene a quella parte del paese dove c'è stagione secca invernale, visto che da gennaio ad aprile vi cadono solo 75 mm (10 in febbraio). Piove ancora poco in dicembre (65 mm) e all'inizio di maggio (mese in cui si cumulano però già 123 mm), oltre 130 mm/mese invece da giugno a novembre, con piogge torrenziali in luglio, agosto e settembre (423, 421 e 353 mm) e un totale di 2050 mm/anno. Temperature: gennaio 26,0°, maggio 29,5°, agosto 27,5°, ottobre 27,7°, anno 27,7°.

Baguio si trova in montagna (1500 metri), poco a nord della capitale (16,4°N). E'caratterizzata da temperature piacevoli tutto l'anno, con notti freddine nell'asciutto periodo invernale ed escursione invece ridotta nel poco soleggiato periodo estivo: gennaio 17,7° / 13,0° / 22,4°, maggio 20,4° / 16,2° / 24,5° (aprile, più asciutto, 20,2° / 15,5° / 25,0°), agosto 18,9° / 15,9° / 22,0°, ottobre 19,3° / 15,4° / 23,3°, anno 19,2° / 15,0° / 23,3°. Per motivi orografici le precipitazioni sono molto abbondanti, in particolare quando transitano i tifoni, e il nome "baguios" ad essi dato nel paese prende nome proprio da questa città.

Il regime pluviometrico di Dagupan, vicina a Baguio, ma al livello del mare, è simile a quello di Manila, con stagione secca anticipata da dicembre a marzo (65 mm complessivi, 9 in gennaio) e già 77 mm in aprile. Da maggio ad ottobre si rimane oltre i 160 mm/mese, con culmine delle piogge in luglio, agosto e settembre (542, 539 e 346 mm), con un totale annuo di 2372 mm.

Rimaniamo nell'isola di Luzon: sulla costa nord Aparri (18,4°N) ha il massimo di piogge a ottobre e novembre (358 e 347 mm), quando inizia a spirare il monsone di NE, con mare e terra ancora molto calde al termine dell'estate boreale. Con l'avanzare dell'inverno boreale le piogge diminuiscono gradualmente, diventando il monsone sempre più asciutto (gennaio 139 mm, marzo 52). I 42 mm di aprile segnano il momento più secco, poi con il risalire dei termometri in maggio si torna sopra i 100 mm (116), per continuare a crescere per tutta l'estate, contraddistinta dal monsone meridionale, che qui porta piogge comunque inferiori che sui versanti sopravvento (luglio 194 mm, agosto 237). Il totale annuo è 2303 mm. Temperature: gennaio 23,2°, aprile 27,1°, giugno 28,7°, ottobre 26,7°, anno 26,3°.

Dopo aver visionato alcune località sull'isola di Luzon, nel nord, ci portiamo più o meno al centro dell'arcipelago, dove Cebu (10,3°N) sorge sull'isola omonima. Le piogge ammontano a 1743 mm/anno, senza una vera stagione secca (mesi meno piovosi marzo e aprile, 59 e 54 mm), con accumuli che da aprile a dicembre superano i 100 mm/mese, con massimi in giugno/luglio (204 e 212 mm) e settembre/ottobre (211 e 215 mm), dovuti a componente sia zenitale che monsonica. Temperature (tutte in °C): gennaio 26,3°, maggio 28,6°, luglio 27,3°, ottobre 27,3°, anno 27,3°.

Scendiamo ancora più a sud. Davao, nel sud della grande isola di Mindanao (7,1°N) riceve 1884 mm/anno, con febbraio e marzo relativamente meno piovosi (109 mm ciascuno). Nel resto dell'anno cadono più di 115 mm/mese, con massimi in maggio/giugno (223 e 205 mm) e settembre/ottobre (177 e 184 mm), il primo soprattutto per effetto del monsone estivo, il secondo con spiccata componente zenitale.

Jolo (6,1°N) si trova su una delle piccole isole che costituiscono quella sorta di "collana" che unisce le Filippine al Borneo. Vi cadono 2101 mm/anno, senza stagione secca (febbraio e marzo, 105 mm entrambi, sono i mesi meno piovosi), e con massimi in maggio/giugno (217 e 231 mm, monsonico) e ottobre/novembre (241 e 208 mm, zenitale). Temperature: gennaio e febbraio 26,2°/22,5°/29,8°, maggio 27,3°/22,8°/31,7°, luglio 27,1°/22,8°/31,3°, ottobre 26,7°/22,5°/30,9°, anno 6,8°/22,7°/30,8°.

Un viaggio nelle Filippine non è da consigliare solamente per coloro che amano scoprire fondali nuovi a Cebu o immergersi nelle acque cristalline di questo straordinario arcipelago. Tra piccole e medie, esistono ancora 5000 isole disabitate per vivere un giorno da "survivor" o andare all'esplorazione di reperti risalendo ad una storia non molto lontana dai nostri tempi. Le Filippine sono state infatti teatro di guerra nella seconda guerra mondiale sul fronte asiatico: libri e film hanno raccontato quanto è costata la loro liberazione e le tragedie che ha dovuto subire questo popolo, molto spesso dimenticate. I relitti delle navi che giacciono sotto il mare sono un tesoro tutto da scoprire.

Le Filippine conservano in larga maggioranza la fede cristiana, e cattolica in particolare, portata durante la lunga dominazione spagnola. Gli usi e i costumi degli isolani sono abbastanza assimilabili ai nostri, seppure con un tenore di vita nettamente più basso, come si può constatare girando per le vie affollate di Manila, la principale città e capitale del paese.

Se l'arcipelago possiede numerose e bellissime spiagge di "borotalco" come quelle di Boracay, circondate da palme nella classica iconografia tropicale, custodisce anche il tesoro delle risaie a terrazze di Banaue che risalgono a 2000 o 3000 anni fa o il luogo dove Magellano piantò la croce per affermare la grandezza della Spagna e della nuova fede, a Cebu. Insomma, le Filippine danno il benvenuto al viaggiatore in un antico mondo nuovo.

Su Internet www.filippine.it, www.tourism.gov.ph/ e www.aurora.ph/ sono siti utili per chi voglia intraprendere un viaggio o semplicemente saperne di più su questo paese.

 

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